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Come sigillare le finestre per prevenire spifferi e infiltrazioni tra telaio e controtelaio

In questa guida vediamo come sigillare le finestre per prevenire problemi di isolamento termico, spifferi e infiltrazioni. Mi concentrerò in modo particolare sul nodo secondario e sulla corretta gestione dei materiali di posa: silicone, schiuma e nastri espandenti.

Una perfetta sigillatura della finestra può migliorare l’isolamento termico e il risparmio energetico, consente di ottenere un montaggio adeguato ai valori del prodotto che hai acquistato e previene problemi futuri.

Avere serramenti ben sigillati non è scontato. Ancora oggi mi capita di incontrare lavori di sostituzione con criticità importanti, in particolare nel giunto secondario, lo spazio che intercorre tra controtelaio e finestra.

Prima di passare a ciò che deve essere fatto e agli errori comuni che possiamo evitare, ti invito a vedere questo breve video tratto da una puntata di Superquark del 2012.  

È un video molto utile e attuale. Spiega come funzionano le dispersioni con i serramenti e quanto è importante realizzare edifici performanti, con un involucro isolato che contiene calore.

“Uno spazio di 1 mm lasciato nella sigillatura di un serramento disperde più che diversi metri quadri di parete”

 

Premessa: i due giunti di posa e la loro importanza nella posa in opera dei serramenti

I giunti di posa sono:

  1. primario: spazio che intercorre tra telaio/controtelaio e parete;
  2. secondario: spazio che intercorre tra telaio e controtelaio.

Sono altrettanto importanti. Vanno curati con la massima attenzione e in conformità con le normative.

In questo articolo parlerò prevalentemente del giunto secondario, spesso trascurato e causa di problemi comuni.

 

Quali sono gli errori da evitare per sigillare le finestre al controtelaio in modo corretto

La finestra, all’interno del controtelaio, ha un gioco di circa 10 mm. Se questo spazio non viene sigillato bene possono crearsi dei seri problemi di isolamento.

Nella foto sotto puoi notare una macchia nera sopra la finestra. A causarla è l’aria calda che fuoriesce dall’abitazione per una coibentazione assente o fatta male.

Lo spazio non sigillato nel nodo secondario lascia passare l’aria interna dell’edificio, disperdendo calore. Questo calore fa condensa sulla facciata, portando alla formazione di muffa.

come sigillare le finestre
Muffa sulla facciata di un’abitazione con finestre non sigillate.

Una posa in opera efficace ha bisogno di:

  1. progettazione
  2. utilizzo di materiali performanti
  3. corretta esecuzione.

La norma UNI 11673-1 per la posa in opera dei serramenti fornisce tutto quello che serve per progettare i due giunti di posa.

I problemi più importanti si incontrano nelle installazioni del passato e quando i serramenti sono installati senza una cura specifica e senza attenzione alle normative.

Nella foto sotto puoi vedere un altro errore comune. Le finestre non sono sigillate bene e non offrono tenuta all’acqua. Quando fuori piove si verificano delle infiltrazioni che rovinano la finestra, parte della parete e il davanzale, oltre a creare un disagio.

Per evitare questo problema serve scegliere i giusti materiali, in grado di isolare a livello termico, acustico, ma anche di proteggere dalle infiltrazioni.

Come sigillare le finestre
Infiltrazioni d’acqua causate da un’errata sigillatura dei serramenti.

 

Perché il silicone non è un materiale adeguato per sigillare le finestre tra telaio e controtelaio

Utilizzare silicone in battuta e schiuma sulla spalla del serramento è uno degli errori di posa più comuni e dannosi.

L’intenzione di isolare il giunto c’è, ma i materiali non sono quelli che servono. Schiume e siliconi non lavorano bene in questo punto così delicato e non possono fornire un isolamento efficace.

Questo tipo di sigillatura è spesso causa di dispersioni importanti, con i problemi che ne conseguono.

Oggi, nell’installazione dei serramenti, il silicone è stato sostituito dall’MS polimero.

L’ MS polimero:

  • aderisce perfettamente sulle superfici e polimerizza con l’umidità;
  • è molto elastico: può allungarsi fino al 250% prima di rompersi. Ecco perché è idoneo per seguire le dilatazioni dei diversi materiali e mantenere una sigillatura durevole nel tempo;
  • può essere verniciato, consente di ottenere un ottimo risultato estetico dopo la posa dei nuovi serramenti.

Il classico silicone può essere valido in altre situazioni, ma non per la cura dei giunti di posa.

 

Perché la schiuma non è un materiale adeguato per  sigillare le finestre tra telaio e controtelaio

La schiuma viene spesso utilizzata per sigillare le finestre ma è poco adatta a svolgere questa funzione.

Nella foto sotto puoi vedere un esempio di schiuma applicata come sigillante. L’isolamento sta già perdendo aderenza, creando fessure. Con il passare del tempo questo punto debole diventerà sempre più critico, lasciando passare aria, acqua e rumore.

Come sigillare le finestre perché non va usata la schiuma
In questa foto puoi vedere la schiuma che sta perdendo aderenza. In questo punto avremo una dispersione.

Il problema si verifica per la natura della schiuma e per un metodo di applicazione errato. Ecco cosa succede:

  1. la schiuma utilizzata non è altamente flessibile. Sul mercato si trovano materiali con un livello di elasticità e prestazioni di isolamento di gran lunga superiori.
  2. Il serramentista ha tagliato con un coltello la parte eccedente rispetto al filo del serramento. Così facendo, si elimina la pellicola superficiale che si forma dopo l’estrusione. Questa pellicola impedisce all’umidità ambientale di penetrare nella schiuma. Tagliando la superficie, la schiuma si comporta come una spugna, assorbendo tutta l’umidità in profondità e causando marcescenza o muffa.
  3. La freccia nella foto indica una bolla d’aria che si forma durante l’estrusione della schiuma quando non si elimina l’eccedenza. Se non si taglia la parte in eccesso la bolla rimane sigillata, se viene tagliata il foro può diventare passante rispetto all’ambiente esterno.

Nel video sotto trovi un approfondimento sulla schiuma e sul perché non è la soluzione corretta per installare i serramenti.

Anche se la schiuma non è tra i migliori materiali per sigillare le finestre, può portare dei risultati discreti. Serve saperla usare, rispettando le indicazioni del produttore e i suoi limiti specifici.

Quando la schiuma comincia ad espandersi, dopo qualche minuto dall’estrusione, si forma una pellicola superficiale che non la rende più appiccicosa. Basta schiacciarla con le mani fino a coprire lo spazio da sigillare e il gioco è fatto.

Nei rari casi dove non è possibile utilizzare altri materiali, scelgo solo schiume con altissima flessibilità e durata nel tempo, conformi alla norma UNI 11673-1.

Una schiuma di bassa qualità non compensa le dilatazioni dei materiali (serramento e struttura in muratura). Dopo pochissimo tempo, inizierà a staccarsi da uno dei supporti causando una fuoriuscita di calore.

 

Come sigillare le finestre curando lo spazio tra telaio e controtelaio

Il mio sistema di posa dei nuovi serramenti non prevede, salvo casi eccezionali, l’utilizzo della schiuma espandente. Come abbiamo visto, è un materiale che si può utilizzare, ma che non offre le stesse prestazioni dei prodotti moderni.

Per sigillare le finestre sono solito avvalermi di nastri autoespandenti; un prodotto tecnico che appare come una speciale spugna resinata e compressa in rotoli. 

Il nastro si applica tra finestra e controtelaio e inizia ad espandersi coprendo tutto l0 spazio a disposizione, fino ad arrivare a una perfetta sigillatura.

È il prodotto che consiglio per sigillare le finestre e che dovrebbe avere priorità quando si progetta un giunto di posa. 

Ecco le caratteristiche del nastro autoespandente:

  • resiste alle intemperie ed è garantito 15 anni;
  • la sua flessibilità lo rende perfetto per compensare le dilatazioni tra i materiali;
  • offre ottime prestazioni grazie all’uniformità del prodotto (durante l’estrusione della schiuma si possono formare fessure o bolle);
  • consente l’inserimento di membrane per regolare la permeabilità al vapore.

 

Come ottenere isolamento termoacustico ed evitare problemi con le finestre

La norma UNI 11673-1 dice che i giunti di posa devono essere verificati, progettati, isolati e sigillati con materiali adeguati alle prestazioni della finestra che andiamo a installare.

Significa che i giunti di posa devono garantire i valori certificati della finestra. Vale per:

  • isolamento termico
  • isolamento acustico
  • tenuta aria, acqua e vento. 

Per ottenere un’installazione efficace dobbiamo progettare il lavoro intervenendo nei due giunti di posa e lavorando sulle prestazioni che servono in ogni piano funzionale.

Vanno verificate le condizioni del vano murario, predisponendolo e intervenendo per mitigare eventuali criticità.

Quanto detto sta alla base del nostro metodo di lavoro:

  • prima di eseguire la sostituzione dei serramenti valuto ogni elemento. Pianifico l’intervento con delle tavole tecniche che servono a verificare l’esistenza di ponti termici che potrebbero causare la muffa.
  • Le tavole sono utili anche per gli altri professionisti che dovranno collaborare con me. Con le tavole tecniche, già nella fase di preventivazione, sarà ben chiaro come verrà eseguito il lavoro.
Come sigillare il nodo secondario tra controtelaio e finestra
Le tavole tecniche ci consentono di capire come intervenire per sigillare le finestre nel modo giusto.

 

Una nota sui materiali di posa e sul loro utilizzo

Scegliere materiali di posa prestanti non basta. Servono posatori qualificati in grado di usare questi materiali ed eseguire quanto indicato nel progetto di posa.

La norma UNI 11673-2 prevede delle qualifiche specifiche per posatori di serramenti, i livelli EQF.

Affidarsi a posatori qualificati significa lavorare con persone con esperienza, formate e certificate.

I livelli di riferimento sono:

  1. EQF3, per il posatore che installa i tuoi serramenti;
  2. EQF4, per il caposquadra che progetta e coordina il lavoro.

Esiste anche un altro livello di qualifica, l’EQF2. Corrisponde all’aiutante di cantiere che supporta il posatore EQF3.

 

Progettazione e posa in opera, i consigli di Brianese Serramenti per ottenere un risultato garantito

Se devi sostituire i tuoi vecchi serramenti, accertati del tipo di materiali che verranno utilizzati per la posa in opera. 

Abbiamo a disposizione delle normative di riferimento e materiali sempre più prestanti e evoluti. 

Il lavoro dovrebbe essere progettato da tecnici esperti e svolto da posatori certificati di livello EQF3 e EQF4. 

Il mio consiglio?

Affidati sempre a tecnici qualificati per la scelta e per la posa in opera dei tuoi nuovi serramenti.

In questo modo potrai beneficiare di tutti i vantaggi di un lavoro da 10 e lode, grazie a soluzioni all’avanguardia e materiali che garantiscono prestazioni e durata nel tempo.

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Brianese Serramenti s.a.s.